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Tir con scorie radioattive bloccato a Brescia Centro

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Arrivava da Nocera Inferiore, provincia di Salerno, diretto verso una ditta di Castegnato, ma non è andato oltre la barriera autostradale di Brescia Centro. Il tir carico di rifiuti radioattivi che dalla Campania stava venendo nel Bresciano per smaltire le sue scorie, non è passato inosservato agli occhi degli agenti della Polizia stradale di Montichiari che lo hanno fermato per un normale controllo, prima di bloccarlo definitivamente.

Il fermo è avvenuto giovedì scorso, quando i poliziotti devono essersi accorti che qualcosa non tornava e hanno deciso di approfondire i controlli. Il mezzo pesante - rimorchio proveniente dalla Campania e motrice, invece, straniera - guidato da un italiano, portava sacchi carichi di materiale da demolizione, i cosiddetti «big bag» utilizzati per il trasporto di macerie.

Il tir è stato condotto in una ditta di metalli ferrosi, poco distante dal casello autostradale, per essere sottoposto ai controlli della radioattività, che non ha superato. Al passaggio del rimorchio, i sensori del ponte che misurano i livelli radiometrici, hanno iniziato a suonare.

Il mezzo è stato quindi posto sotto sequestro e temporaneamente condotto in un’area di Brescia Parking adibita allo stoccaggio di merce pericolosa, area inaccessibile e super sorvegliata. Per ulteriori approfondimenti, sono stati chiamati gli ispettori dell’Agenzia regionale per l’ambiente di via Cantore intervenuti ieri pomeriggio. Come da prassi, hanno anzitutto appurato che non ci fosse dispersione di radioattività intorno al rimorchio.

La prima cosa da escludere in casi di questo tipo, infatti, è il livello di contaminazione dei materiali e quindi il rilascio di radioattività nell’ambiente. Un esito positivo di questo controllo, avrebbe richiesto, come misura di sicurezza straordinaria, di rinchiudere il mezzo pesante in un bunker, e adottare misure sanitarie per le persone che sono state a contatto con il mezzo. Esclusa questa ipotesi, l’attenzione dei tecnici dell’Arpa si è concentrata sull’autista, per accertare cioè che non fosse lui la fonte della radioattività, magari perché sottoposto, per ragioni personali, a una Tac di contrasto il giorno prima.

Scartata anche questa possibilità, gli ufficiali dell’Agenzia per l’ambiente hanno prelevato un campione del materiale contaminato, da portare nei laboratori per le analisi. Ci vorrà qualche giorno per scoprire i livelli di Becquerel, l’unità di misura della radioattività, e il tipo di contaminante radioattivo.

A questo punto serviranno ulteriori indagini per spiegare le ragioni della presenza di questo mezzo pesante nel Bresciano. Come e perché, partito dalla Campania con un carico di scarti radioattivi e diretto in una ditta di Castegnato, era in procinto di scaricare le sue scorie nel nostro territorio e, soprattutto, dove sarebbero finiti questi rifiuti.

Fonte: Giornale di Brescia