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PROPOSTA DI DELIBERA DI INDIRIZZO RIGUARDO ALLA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI FER

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PROPOSTA DI DELIBERA DI INDIRIZZO RIGUARDO ALLA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI FER DI GRANDI DIMENSIONI – fotovoltaici ed eolici- SUL TERRITORIO DEL COMUNE DI MONTALTO DI CASTRO-

Premesso che

  • la realizzazione di impianti FER, con particolare riferimento agli impianti fotovoltaici ed eolici, onshore ed offshore, coinvolge la Provincia di Viterbo ed il Comune di Montalto di Castro sia in relazione a progetti già realizzati o in fase di realizzazione che a progetti in fase di autorizzazione.
  • l’insediamento nel territorio della Tuscia di tali tipologie di impianti di produzione di energia elettrica risponde a specifiche direttive della Comunità Europea, volte alla progressiva decarbonizzazione e alla riduzione della dipendenza da paesi extra-comunitari riguardo all’approvvigionamento sia dell’energia elettrica già formata che delle fonti fossili necessarie alla sua produzione con tecnologie tradizionali.
  • a partire dal 2018, con la direttiva 2001/2018, la Comunità Europea impegnava gli Stati membri a far sì che la quota di energia da fonti rinnovabili entro il 2030 fosse pari al 30 % del consumo finale lordo di energia dell'Unione.
  • in relazione ai soddisfacenti risultati verificati nel corso dei primi due anni di applicazione della direttiva, la Comunità Europea ha iniziato ad esercitare un rilevante pressione sui paesi comunitari al fine di innalzare ulteriormente la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili, al fine di ottenere una riduzione di gas serra di almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990 nel 2030, fino all’azzeramento nel 2050.
  • l’obbiettivo al rialzo è stato fissato dal piano Green Deal (11/12/2019)[1], che con una serie di interventi legislativi (pacchetto “Fit for 55-“ e“pacchetto REPowerEu-2022”)[2] ha innalzato al 42,5% (con prospettiva di raggiungere il 45%) la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili rispetto al consumo complessivo lordo.
  • l’Italia ha risposto alle citate direttive europee con l’emanazione nel gennaio 2020 del primo Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), che, nel settore elettrico, dove è più alta la penetrazione delle rinnovabili, fissa come traguardo al 2030 il raggiungimento di una quota del 55 per cento dei consumi di energia elettrica sostenuta da fonti rinnovabili.
  • tenendo conto dei più ambiziosi propositi formulati nel piano Green Deal europeo, il Governo Italiano nel 2022 ha adottato il Piano di Transizione Ecologica che prevede entro il 2030 un aumento ulteriore della quota di energia elettrica da fonti rinnovabili al 72 per cento (anziché del 55 per cento), fatte salve ulteriori modifiche che potrebbero essere individuate nell’aggiornato Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima, che dovrebbe essere adottato entro il 2024
  • allo stato attuale, infatti, è in fase di elaborazione una nuova proposta di PNIEC, il cui testo è in fase di valutazione da parte della UE, integrativa di quella presentata nel giugno 2023, che prevede i seguenti obbiettivi di crescita al 2030 della quota rinnovabile nel settore elettrico(fonte GSE,RSE): nel 2025 : 48%,  nel 2030: 65%
  • il 2 luglio 2024 è stato infine pubblicato il Decreto 21 giugno 2024 del MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA riguardante la Disciplina per l'individuazione di superfici e aree idonee per l'installazione di impianti a fonti rinnovabili.(GU Serie Generale n.153 del 02-07-2024)

e finalizzato a:

a)  individuare la ripartizione fra le Regioni e le Province autonome dell’obiettivo nazionale al 2030 di una potenza aggiuntiva pari a 80 GW da fonti rinnovabili rispetto al 31 dicembre 2020, necessaria per raggiungere gli obiettivi fissati dal PNIEC e rispondere ai nuovi obiettivi derivanti dall’attuazione del pacchetto “Fit for 55”, anche alla luce del pacchetto “Repower UE”;

b)  stabilire principi e criteri omogenei per l'individuazione da parte delle Regioni e delle Province autonome delle superfici e delle aree idonee e non idonee all'installazione di impianti a fonti rinnovabili funzionali al raggiungimento degli obiettivi di cui alla lettera a), in linea con il principio della neutralità tecnologica.

  • in base al citato decreto, per il Lazio è previsto il raggiungimento dei seguenti obbiettivi di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili

anno

MW

2024 

933

2025

1.346

2026

1.829

2027  

2.396

2028

3.059  

2029

3.835

2030

4.757

 

preso atto che

  • la rincorsa all’ utilizzazione di fonti rinnovabili, in particolare quale tecnologia finalizzata alla produzione di energia elettrica, trova nella complessità delle procedure attuative il maggiore ostacolo.
  • questi aspetti emergono in particolare nella disamina della situazione italiana, dove i problemi ambientali correlati alla conservazione dell’habitat e del patrimonio naturalistico e storico archeologico, per ovvie ragioni legate alla loro estensione, determinano o determinerebbero ostacoli ai processi di approvazione degli impianti FER.
  • la consapevolezza da parte della UE del problema ha spinto alla definizione di una disciplina che consenta in tempi debitamente ristretti le procedure autorizzative, pur nel rispetto dei citati valori ambientali tutelati costituzionalmente,
  • in questa ottica, a partire dalla direttiva 2018/2001 EU fino al piano REPowerEU del 18 maggio 2022, e alla raccomandazione della Commissione Europea del 18 maggio 2022 ,[3] l’UE ha spinto per snellire le procedure autorizzative al fine di favorire l’installazione degli impianti FER in tempi ragionevoli ed in quantità adeguata agli obbiettivi previsti.
  • relativamente all’Italia, occorre anche ricordare che l’articolo 26, comma 4 della legge n. 118/2022 (Legge sulla concorrenza 2021) delega il Governo ad adottare decreti legislativi di riordino e semplificazione della normativa in materia di fonti rinnovabili.

constatato che

  • in Italia,la realizzazione di impianti FER di grandi dimensioni procede speditamente, con una significativa quota di richieste di autorizzazioni ed una altrettanto significativa percentuale di accoglimento delle proposte da parte delle industrie di settore
  • a partire dal 2018, la realizzazione di impianti FER, in particolare fotovoltaici, ha determinato una diffusione delle installazioni squilibrata fra i territori e non sufficientemente regolamentata sul territorio nazionale
  • al 30 settembre 2023 in Italia la produzione di energia elettrica da FER risultava pari a 838MW, in grado di soddisfare il 37% del fabbisogno elettrico nazionale, e che oltre il 43% di energia da FER è stata prodotta da impianti fotovoltaici.

produzione energia elettrica -MW

 fotovoltaico

eolico

idroelettrico

bioenergie

geotermoelettrico

totale

   27.816  

12.133

18.947

4.125

817

63.838

43,57%

19%

29,70%

6,45%

1,28%

100%

Fonte: Osservatorio FER – 30 settembre 2023. Dati elaborati da ANIE Rinnovabili, aderente a Confindustria, sulla base dei dati  forniti da Gaudì di Terna.

  • questi dati dimostrano che in Italia l’obbiettivo del raggiungimento del 30 % di energia prodotta da fonti rinnovabili nel 2030, previsto dalla Direttiva Europea 2001/2018, è stato raggiunto con largo anticipo e che il trend in atto induce a considerare che le ulteriori quote previste in aumento dalle successive prescrizioni della Comunità Europea saranno verosimilmente raggiunte nei tempi previsti
  • riguardo alla distribuzione territoriale degli impianti fotovoltaici, i dati dimostrano che esiste una profonda discrepanza fra Regioni, con una maggiore concentrazione di impianti, a prescindere dalle dimensioni e potenza, nel Nord Italia
     

"grandi" impianti

 

tutti gli impianti

1MW <= P < 10MW

P >= 10MW

Regione

 Numero *

 Potenza ** [MW]

Numero

Potenza [MW]

Numero

Potenza [MW]

PIEMONTE

114.492

2.642

174

482

3

90

VALLE D'AOSTA

3.966

36

 

     

LOMBARDIA

274.739

4.280

208

414

1

20

TRENTINO ALTO ADIGE

46.096

701

28

42

   

VENETO

234.990

3.297

145

346

3

131

FRIULI VENEZIA GIULIA

64.698

963

56

201

2

24

LIGURIA

17.944

194

7

13

   

EMILIA ROMAGNA

168.353

3.131

182

422

6

145

TOSCANA

89.923

1.269

65

133

1

11

UMBRIA

33.075

648

31

64

   

MARCHE

52.186

1.383

83

194

   

LAZIO

110.780

2.233

 155 (8,9%)

 561 (11,5%)

 15 (20,3%)

 509 (23,7%)

ABRUZZO

40.149

998

79

207

1

20

MOLISE

7.579

216

17

53

   

CAMPANIA

69.890

1.272

82

233

3

41

PUGLIA

96.198

3.356

128

497

13

369

BASILICATA

17.576

511

21

47

2

40

CALABRIA

47.364

754

40

115

2

38

SICILIA

107.910

2.246

139

519

9

325

SARDEGNA

61.183

1.370

94

340

13

382

Totale

1.659.091

31.500

1.734

4.881

74

2.145

Distribuzione degli impianti fotovoltaici per Regione[4]

  • invece il Lazio è la prima regione italiana per installazione di grandi impianti fotovoltaici, risultando prima sia per numero di impianti superiori ad 1 MW che per impianti superiori a 10 MW di potenza erogabile
  • nel Lazio è stato possibile rispettare con largo anticipo gli obbiettivi di produzione di energia elettrica da FER sopra citati, come riportato dalla delibera 171/2023 della Giunta Regionale del Lazio e come verificato nella tabella proposta dal DL del 24 giugno 2024
  • questo ha comportato vistose concentrazioni di impianti in alcuni distretti a fronte della totale o quasi assenza in altri territori provinciali, pur idonei per conformazione geografica e climatica all’accoglimento di impianti FER di grandi dimensioni.
  • la maggiore concentrazione di tale tipologia di impianti è concentrata nella Provincia di Viterbo, che nel corso degli anni ha visto progressivamente ed inesorabilmente aumentare le richieste di autorizzazione (e la realizzazione) di grandi impianti fotovoltaici a terra e recentemente anche di impianti eolici sia onshore che offshore.

 

dato atto che

  • il Comune di Montalto di Castro ha contribuito massivamente e più di ogni altro della Provincia di Viterbo, dal momento che sul suo territorio sono censiti oltre 51 grandi impianti fotovoltaici per una potenza complessiva di oltre 300 MW
  • sempre riguardo a Montalto di Castro, sono attualmente sottoposti alla procedura di VIA ulteriori 36 proposte di grandi impianti fotovoltaici per oltre 500 MW[5]
  • la verifica di tali dati e l’aggiornamento reale dei dati Terna tende a dimostrare che Montalto di Castro, in quanto incluso nella Provincia che ha fornito il maggior contributo di energia da fotovoltaico da grandi impianti nel Lazio e quindi in Italia, deve essere considerato il territorio che in assoluto detiene il primato della produzione di energia elettrica da FER da impianti fotovoltaici superiori ad 1 MW di potenza.

preso atto che

  • nel corso degli ultimi 3 anni, a fronte della crescente richiesta di autorizzazioni di impianti FER e della “obbligatorietà” della Regione Lazio alla valutazione puntuale delle richieste finalizzata alla concessione del PAUR, l’Ente ha emesso una serie di provvedimenti atti a regolamentare ulteriormente la materia e l’iter concessorio.
  • in particolare la Legge Regionale n 14 del 5/8/2021[6] ha previsto l’istituzione del “Gruppo Tecnico Interdisciplinare (GTI) per l’individuazione delle aree idonee e non idonee FER”, ovvero delle aree idonee e non idonee all'installazione di impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili, al fine di fornire ai comuni precise indicazioni riguardo alle caratteristiche e alla dislocazione di aree suscettibili di insediamenti FER e a rendere omogenei i criteri di scelta dei siti idonei
  • tre mesi dopo, la Giunta Regionale del Lazio con la delibera 782[7], si impegnava a “ dare avvio al processo di individuazione nel territorio regionale delle superfici e aree idonee e non idonee per la localizzazione degli impianti destinati alla produzione di energia da fonti rinnovabili (FER), “ e alla ”istituzione“del Gruppo Tecnico Interdisciplinare (GTI) per l’individuazione delle aree idonee e non idonee.
  • I principi cui il GTI doveva attenersi riguardavano i seguenti aspetti:

1) tutela delle zone agricole caratterizzate da produzioni agro- alimentari di qualità, quali denominazione di origine protetta (DOP), indicazione geografica protetta (IGP), specialità tradizionali garantite (STG), denominazione di origine controllata e garantita (DOCG) e indicazione geografica tipica (IGT);

2) minimizzazione delle interferenze dirette e indirette sull’ambiente legate all’occupazione del suolo ed alla modificazione del suo utilizzo a scopi produttivi;

3) tutela della continuità delle attività di coltivazione agricola, anche mediante l’utilizzo di impianti agrovoltaici che adottino soluzioni integrative con montaggio verticale dei moduli e mediante sistemi di monitoraggio che consentano di verificare l’impatto sulle colture;

4) per gli impianti fotovoltaici collocati a terra insistenti in aree agricole, la disponibilità di superficie del fondo pari a tre volte la superficie dell’impianto, inteso quale proiezione sul piano orizzontale dei pannelli, in modo da non compromettere la continuità delle attività di coltivazione agricola;

5) localizzazione area idonea primaria nei territori già degradati a causa di attività antropiche e della presenza di siti industriali, cave, discariche o altri siti contaminati ai sensi della Parte quarta, Titolo V, del d.lgs. 152/2006;

6) localizzazione area idonea secondaria nei territori classificati dal PTPR come “Paesaggio agrario di continuità”, ossia caratterizzati dall’uso agricolo ma parzialmente compromessi da fenomeni di urbanizzazione diffusa o da usi diversi da quello agricolo;

  • la delibera 782 impegnava altresì il GTI a fornire per tempo i risultati attesi, “nel rispetto dei tempi previsti dal recepimento della Direttiva RED II “ e limitandosi in una prima fase alla indicazione delle sole aree non idonee.[8]
  • successivamente, con la Delibera della Giunta Regionale n. 390 del 7/6/2022,[9] sono state approvate “ le linee Guida e di indirizzo regionali di individuazione delle aree non idonee per la realizzazione di impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili (FER)” con l’obbiettivo anche di redigere” specifiche linee di indirizzo di supporto alle pubbliche amministrazioni, nell’ambito dei procedimenti volti al rilascio dei titoli autorizzativi per la costruzione degli impianti FER “
  • un ulteriore tentativo di contributo a mettere ordine nella complessa problematica legata all’alta richiesta di autorizzazioni per la realizzazione di impianti FER, in particolare fotovoltaici ed eolici a

terra di grandi dimensioni, è stato fornito dalla delibera della Giunta Regionale n. 171 del 12/5/2023[10].

  • la delibera prende atto della enorme sperequazione nell’ambito della Regione Lazio della distribuzione degli impianti fotovoltaici a terra fra le varie Province, evidenzia i rischi ambientali ed economici connessi alla presenza eccessiva e sproporzionata di impianti FER nei territori provinciali e certifica che “che l’attuale contributo degli impianti fotovoltaici ed eolici a terra.........supera .......le previsioni al 2030 previste dal PER Lazio nel suo scenario obiettivo, inteso come scenario energetico che la Regione Lazio intende perseguire, realizzato sulla base delle migliori pratiche”
  • in particolare si evidenzia che “.. gli obiettivi al 2030 declinati nel PER Lazio per gli impianti FER ad estesa occupazione territoriale da fotovoltaici a terra sono stati conseguiti, come sopra rappresentato, mediante una evidente sproporzione della distribuzione degli stessi sui territori delle province con percentuali che si attestano sui seguenti valori: Viterbo 78.08%, Latina 13,70%, Roma 6,58%, Frosinone 1,64%, Rieti 0”
  • tenuto conto di questi dati, la Giunta Regionale ha ritenuto urgente “...stabilire, per il rilascio del provvedimento autorizzativo unico ai sensi dell’articolo 27-bis del d.lgs. 152/2006, criteri volti a garantire l’equilibrata dislocazione degli impianti FER con riferimento alle istanze relative agli impianti fotovoltaici ed eolici a terra nel territorio regionale”.
  • la Giunta Regionale di conseguenza ha deliberato di prendere in considerazione prioritariamente ai fini dei processi autorizzativi le istanze in aree “ritenute idonee “ e quelle correlate all’attuazione del PNRR del Piano Nazionale Complementare e della Programmazione unitaria 21-27, ma anche di “ stabilire un criterio di proporzionalità e sussidiarietà tra province, tale da consentire, in ogni singola provincia, lo sviluppo delle FER esclusivamente fino a un massimo del 50% del totale autorizzato espresso in MW dell'intera Regione”.
  • sulla base delle precedenti considerazioni e dei dati riportati sulla distribuzione territoriale degli impianti FER in Italia e nell’ambito della Regione Lazio, si evidenzia che il Lazio è la regione che include il maggior numero di impianti fotovoltaici a terra di grandi dimensioni e che rischia di accogliere ulteriormente grandi impianti eolici sia onshore che offshore.
  • Il DL del 24 giugno ribadisce il rispetto del criterio di equa distribuzione , demandando alle regioni, province e comuni la formulazione di piani per la individuazione delle aree idoneee per l’aggiornamento di regolamenti e programmi attuativi[11]

dato altresì atto che

  • Il Comune di Montalto di Castro risulta attualmente quello che accoglie il maggior numero di impianti fotovoltaici a terra di grandi dimensioni già realizzati e in fase di autorizzazione
  • ad oggi i procedimenti autorizzativi risultano procedere comunque con lena, nonostante i criteri di idoneità sopra citati non siano ancora stati chiaramente enunciati e resi pubblici, così come non risultano emanati criteri riguardanti la equilibrata distribuzione territoriale degli impianti FER di grandi dimensioni fotovoltaici ed eolici
  • nella situazione attuale, è concreto il rischio, anche sulla base dei dati riguardanti la mole di richieste nuove o pendenti, che si continui a procedere ad autorizzazioni in mancanza di specifici criteri riguardanti l’idoneità dei territori ad accogliere impianti FER fotovoltaici o eolici e di direttive specifiche sulla equa distribuzione fra territori ed in spregio del criterio di proporzionalità e sussidiarietà del punto c - comma 1 della DGR 171 del 12 maggio 2023 .

visti

  • Il Piano Energetico Regionale del Lazio[12] di cui alla Deliberazione Giunta n. 595 del 19/07/2022
  • Il Regolamento per l’installazione di grandi impianti fotovoltaici e FER del Comune di Montalto di Castro
  • Gli elenchi degli impianti fotovoltaici già approvati e realizzati sul territorio del Comune di Montalto di Castro e gli elenchi relativi agli impianti ancora in fase di approvazione e sottoposti a VIA (allegati)

ritenuto che

  • sulla base della valutazione complessiva dei dati e delle attuali carenze di normative circa i criteri di idoneità e di equa distribuzione degli impianti FER non può essere trascurato il rischio che il Comune di Montalto continui a detenere il primato dei grandi impianti fotovoltaici a terra e sia candidato anche ad accogliere un megaimpianto eolico offshore.
  • perdurando, con il trend attuale, la frequenza delle concessioni di grandi impianti FER sul territorio comunale si concretizzerebbe un danno ambientale ed economico non più recuperabile e tale da minare i principali cardini dell’economia locale, basata sull’agricoltura e sul turismo, che fondano sull’integrità ambientale il loro successo e la loro sopravvivenza
  • la mancanza della indicazione di un tetto al consumo di suolo nel PER regionale per la realizzazione di impianti FER e analogamente la mancanza di specifiche previsioni e di qualsiasi documento strategico di settore da parte del Comune di Montalto di Castro, rappresentano un ulteriore rischio per il perdurare della realizzazione incontrollata di impianti FER sul territorio, con consumo di suolo a tutto danno dell’agricoltura e del paesaggio.
  • tenuto conto delle analisi e dei dati riportati, l’Amministrazione del Comune di Montalto di Castro non può esimersi dal prendere in considerazione una serie di iniziative atte a porre un freno alla enorme richiesta di autorizzazioni per impianti FER, di qualsiasi natura, riguardanti il suo territorio.
  • Il raggiungimento anticipato da parte della Regione Lazio degli obbiettivi del PNIEC riguardo alla quota di produzione di energia da FER prevista per il 2025, ottenuto principalmente grazie alla Provincia di Viterbo, dove il Comune di Montalto emerge come quello che ha maggiormente contribuito al risultato, in carenza di criteri riguardanti l’idoneità dei siti e l’ equa distribuzione fra i territori, così come riconosciuto dalla stessa Regione Lazio, debba indurre alla più logica delle soluzioni, che consiste nella opposizione ad ulteriori richieste di autorizzazione
  • l’Amministrazione, chiamata a partecipare alla conferenza di servizi nell’ambito del procedimento di PAUR, sulla base delle precedenti considerazioni,abbia il potere/dovere di opporsi e dare parere negativo ad ulteriori richieste di approvazione.
  • in questa ottica, qualora, come può essere prevedibile o possibile, il parere del Comune non fosse sufficiente a negare l’autorizzazione, l’Amministrazione ha facoltà di opporsi in giudizio sulla base anche dei dati e delle considerazioni rilevati ed evidenziati nella delibera 171 della Giunta Regionale
  • stando a quanto delineato dal DGR 171, di fatto il Comune di Montalto di Castro dovrebbe essere esonerato da ulteriori richieste di installazione di impianti FER, in quanto ricadente in una Provincia che ha superato la quota massima prevista di contribuzione agli obbiettivi regionali riguardo alla produzione di energia elettrica da FER, così come previsto dal citato comma 1 della DGR 171/2023, e dal DL del 24 giugno 2024
  • la posizione di opposizione nei confronti di altre autorizzazioni può ulteriormente essere rafforzata sulla base di specifici provvedimenti amministrativi.

valutato che

  • al fine di consolidare la propria posizione di tutela del territorio e degli interessi economici riguardo alla gestione complessiva delle FER, si rende necessario da parte dell’Amministrazione Comunale affrontare il problema in termini tecnici per quanto riguarda il tetto massimo di consumo di suolo considerato tollerabile ai fini dello sviluppo sostenibile delle FER da impianti fotovoltaici ed eolici sul territorio, mediante modifica/integrazione dell’attuale regolamento comunale sulle FER.
  • occorre determinare la percentuale massima di territorio comunale utilizzabile per le FER sulla base di opportune valutazioni che tengano conto della quantità di suolo già consumata per gli impianti FER in funzione e di quella che sarà vincolata ai nuovi impianti già approvati e in via di realizzazione, nonché dei criteri di esclusione (non idoneità) indicati dal DGR n 199 del 7/6/2022 e di proporzionalità indicati nel DGR 171 del 12/5/2023.
  • a tal fine, sarà necessario modificare ed integrare il Regolamento Comunale per l’installazione dei grandi impianti Fotovoltaici e FER[13], quale strumento tecnico di riferimento complessivo perla gestione degli impianti FER sia fotovoltaici che eolici
  • nell’ottica di una rivalutazione complessiva della gestione del problema delle FER nell’ambito territoriale sarà opportuno e strategico, sempre in modifica ed integrazione dell’attuale Regolamento comunale, adottare procedure che coinvolgano il Consiglio Comunale nella valutazione preventiva e consuntiva delle proposte di realizzazione di impianti FER sul territorio comunale, al fine di rendere più trasparente il relativo percorso approvativo o negativo in cui sia coinvolta l’Amministrazione Comunale e rafforzare le decisioni in merito, presentate in conferenza di servizi o in altre sedi ove le proposte di realizzazione di impianti FER vengano poste in discussione e approvazione.
  • parimenti, e ulteriormente nell’ottica di una gestione trasparente e condivisa delle autorizzazioni per quanto di competenza comunale, sarà opportuno prevedere, sempre in tema di modifica/integrazione del vigente Regolamento comunale sulle FER, una serie di opportune modifiche riguardanti la gestione delle opere compensative

tenuto conto che

  • l’impatto sul territorio degli impianti FER nel Comune di Montalto di Castro ha prodotto ad oggi una rilevante quota di consumo del suolo a danno dell’agricoltura, del paesaggio e del turismo, a fronte di vantaggi economici concreti esclusivamente a favore dei proprietari dei terreni concessi per gli impianti FER e delle aziende concessionarie, peraltro per lo più straniere
  • l’enorme sviluppo delle FER sul territorio ha prodotto scarsi vantaggi alla comunità in termini di occupazione e sviluppo industriale, trattandosi di attività a basso impatto tecnologico, per le quali non è necessaria una particolare formazione tecnica né è prevedibile una concreta prospettiva locale di sviluppo tecnologico o industriale.
  • a fronte di queste realtà il problema delle compensazioni, oltre che delle mitigazioni ambientali dovute, quali provvedimenti concreti finalizzati ad attutire gli effetti negativi derivanti dalla realizzazione delle FER, rappresenta un aspetto della gestione delle autorizzazioni che necessita di una regolamentazione specifica, finalizzata a garantire una ricaduta sulla comunità e sul territorio, tenendo conto degli interessi più diffusi
  • per questo occorre predisporre, nell’ambito della più ampia condivisione e trasparenza, un piano preordinato di interventi riguardante le opere compensative, che saranno proposte di volta in volta in occasione dell’approvazione di nuovi impianti FER e secondo un ordine di priorità
  • infine, sarà opportuna una ricognizione delle opere di mitigazione e compensative fin qui previste e non ancora realizzate o terminate, ivi comprese quelle per le quali sono state aperte procedure di rivalsa, al fine di ottenere a favore della comunità i giusti risarcimenti.

VALUTATO TUTTO QUANTO SOPRA RIPORTATO

Il Consiglio del Comune di Montalto di Castro

  • considera necessario e strategico gestire, a partire da oggi, il problema della realizzazione di impianti FER di grandi dimensioni, in particolare fotovoltaici ed eolici, ricadenti in questo ambito, facendosi carico delle responsabilità di tutela del contesto storico-paesaggistico ed economico del proprio territorio
  • denuncia la propria posizione critica nei confronti della gestione complessiva delle autorizzazioni concesse e da concedere ai grandi impianti, tale da aver finora consentito una concentrazione di impianti FER nel territorio comunale eccessiva oltre ogni limite di precauzione ed equità in raffronto alle altre Province della Regione Lazio
  • ritiene che
  • la mancanza di un piano Nazionale e Regionale complessivo basato sulla giusta distribuzione territoriale del carico degli impianti FER abbia colpito in maniera significativa la Provincia di Viterbo e, nell’ambito di questa, in particolare il Comune di Montalto di Castro, nel cui territorio sono già stati realizzati impianti fotovoltaici che hanno consumato oltre 1.300 ettari di suolo, rispetto ad un totale di 18.900 ettari
  • l’abnorme concentrazione di impianti FER nel territorio comunale e la prospettiva dell’insediamento di ulteriori nuovi impianti, sia fotovoltaici che eolici on e offshore, costituisca un potenziale danno per il valore storico, culturale e paesaggistico oltre che economico per la comunità montaltese
  • l’accumularsi di approvazioni e di nuove proposte di progetti FER nell’ambito territoriale di Montalto di Castro sia in contrapposizione con i principi di equa distribuzione e di tutela dello sviluppo sostenibile a fronte dei potenziali danni ambientali ed economici derivanti da un eccesso di concentrazione, così come evidenziato dalle normative europee in materia e ribadito dalla DGR 171/2023 del Lazio
  • che tale concentrazione si associ negativamente alla presenza sul territorio della centrale termoelettrica Alessandro Volta e delle strutture ed impianti di enormi proporzioni connessi alla distribuzione dell’energia elettrica prodotta
  • le proposte di approvazione in corso per ulteriori 1500 MW di impiantì fotovoltaici e di un megaimpianto eolico offshore di 504 MW, siano allo stato incompatibili con la concentrazione di impianti FER realizzata e in corso di realizzazione sul territorio comunale

impegna il Sindaco

relativamente a nuove proposte di impianti FER:

  • alla promozione di iniziative e tavoli tecnici con gli Enti preposti che possano rimettere in discussione le proposte di nuovi impianti FER sulla base dell’analisi delle criticità finora emerse, anche coinvolgendo altri Comuni della Provincia
  • alla richiesta nei confronti della Provincia e della Regione della predisposizione di un piano comune e condiviso riguardo alla sostenibilità di ulteriori richieste/realizzazioni di impianti FER e basato sulla identificazione quantitativa e qualitativa rispettivamente del tetto massimo di suolo comunale consumabile e della tipologia delle installazioni
  • a realizzare e a rendere operativo in tempi ristretti e non oltre un mese da questa delibera un piano comunale di sostenibilità degli impianti FER, finalizzato alla definizione di un tetto massimo di utilizzazione del territorio comunale per detti impianti e alla definizione di rigidi criteri di idoneità
  • ad esprimere parere contrario, fin da oggi e fino alla definizione del succitato piano, nei confronti di nuove proposte per impianti FER nelle conferenze di servizi indette all’uopo
  • a persistere nella opposizione ad impianti eolici offshore nelle acque territoriali
  • ad intraprendere tutte le iniziative, anche ed in particolare di ordine legale, ritenute necessarie a sostenere le ragioni di contrarietà all’accettazione di ulteriori impianti FER, fotovoltaici ed eolici, che a partire dalla data di validità della presente delibera dovessero essere proposti e per i quali l’Amministrazione dovesse esprimere parere in conferenza di servizi o nell’ambito di altre procedure previste o dei quali comunque sia posta a conoscenza, ivi inclusi quelli dell’elenco allegato e sottoposti attualmente a VIA

relativamente agli impianti FER già realizzati o in corso di realizzazione:

  • a intraprendere tutte le iniziative necessarie all’ ottenimento dell’attuazione di tutte le opere di mitigazione non ancora realizzate e al recupero delle somme richieste per i danni derivanti da tali omissioni

relativamente alla approvazione e alla realizzazione di nuovi impianti, se compatibili con i limiti previsti dal piano di assetto comunale citato, o di ulteriori impianti per i quali siano in corso richieste non ancora definitivamente approvate

  • a predisporre un piano complessivo di interventi compensativi da sottoporre all’approvazione del Consiglio Comunale e rispondente ad un preciso e concordato ordine di priorità

[1]GREEN DEAL (11/12/2019)

[2]REPowerEU 2022 è il piano presentato il 18 maggio 2022 dalla Commissione europea per «porre fine alla dipendenza dell'Unione europea dai combustibili fossili della Russia [...] e affrontare la crisi climatica.

[3]RACCOMANDAZIONE DELLA COMMISSIONE del 18.5.2022-(C (2022) 3219 final)-, sull'accelerazione delle procedure autorizzative per i progetti di energia rinnovabile e sull'agevolazione degli accordi di compravendita di energia

[4] Fonte: GAUDI  - aggiornamento 2024

[5]Fonte: documentazione amministrazione del Comune di Montalto di Castro: rif-1)Lista Fotovoltaici Montalto; 2)Lista Impinati Via-Regione Lazio

[6] legge regionale 5 agosto 2021, n. 14 recante: “Disposizioni collegate alla legge di Stabilità regionale 2021 e modifiche di leggi regionali” ed in particolare l’art. 75 (Modifiche alla legge regionale 16 dicembre 2011, n. 16 “Norme in materia ambientale e di fonti rinnovabili e successive modifiche), comma 1, lettera c), che ha inserito nella legge regionale n. 16/2011, l’articolo 3.1.1 il quale dispone, al comma 1, che nelle more dell’entrata in vigore del Piano Energetico Regionale (PER) e del recepimento della direttiva 11 dicembre 2018, n. 2018/2001/UE sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, è istituito, senza oneri a carico del bilancio regionale, il “Gruppo tecnico interdisciplinare (GTI) per l’individuazione delle aree idonee e non idonee FER”, ovvero delle aree idonee e non idonee all'installazione di impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili, secondo le modalità e con i compiti di cui ai successivi commi 2 e 3

[7]Attuazione del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima 2030 (PNIEC). Disposizioni ed indirizzi di governanceper l’individuazione delle superfici e delle aree idonee e non idonee per l'installazione di impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili (FER). Art. 3.1.1 della legge regionale n. 16/2011 e s.m.i. - Istituzione del Gruppo Tecnico Interdisciplinare (GTI).

[8]ai sensi dell’art. 3.1 della Legge Regionale 16 dicembre 2011, n. 16, così come modificata ed integrata dall’art. 75 della Legge Regione 11 agosto 2021, n. 14, si dispone, nello specifico, quanto segue:
- al comma 3, “
i comuni, ... al fine di garantire uno sviluppo sostenibile del territorio, la tutela dell’ecosistema e delle attività agricole, nel rispetto dei principi e dei valori costituzionali ed eurounitari, individuano, entro il 30 giugno 2022, considerate le disposizioni del decreto del Ministro dello sviluppo economico 10 settembre 2010 (Linee guida per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili), le aree non idonee per l’installazione degli impianti fotovoltaici a terra”;

“Dovendo, infatti, tener conto della ristrettezza dei tempi al GTI era affidato il compito di “ fornire ai comuni adeguato supporto tecnico per lo svolgimento delle attività̀ di individuazione delle aree non idonee “, tralasciando in una prima fase la individuazione dei criteri atti a definire le aree idonee”

[9]Attuazione del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) 2030 - Art. 3.1 della Legge Regionale 16 dicembre 2011, n. 16 e ss.mm.ii. - Linee Guida e di indirizzo regionali di individuazione delle aree non idonee per la realizzazione di impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili (FER)

[10]Indirizzi e criteri transitori per lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili concernenti il rilascio del provvedimento autorizzatorio unico ai sensi dell’articolo 27- bis del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale) e successive modifiche, relativo alla realizzazione di impianti fotovoltaici ed eolici a terra nel territorio regionale e modifiche alla composizione del Gruppo Tecnico Interdisciplinare (GTI ) di cui alla deliberazione della Giunta regionale 16 novembre 2021, n. 782.

[11]

Art1):le Regioni individuano sul rispettivo territorio:

a) superfici e aree idonee, in cui e’ previsto un iter accelerato ed agevolato per la costruzione ed esercizio degli impianti a fonti rinnovabili e delle infrastrutture connesse secondo le disposizioni vigenti di cui all’art. 22 del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199;

b) superfici e aree non idonee, le cui caratteristiche sono incompatibili con l’installazione di specifiche tipologie di impianti;

c) superfici e aree ordinarie, nelle quali si applicano i regimi autorizzativi ordinari di cui al decreto legislativo n. 28 del 2011;

d) aree in cui è vietata l’installazione di impianti fotovoltaici con moduli collocati a terra.

1 Art3

.Per il conseguimento delle finalità di cui all’articolo 1, comma 1 del presente decreto, le Regioni individuano ai sensi dell’articolo 20, comma 4 del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199, con propria legge, entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, le aree di cui all’articolo 1, comma 2, secondo i principi e criteri previsti dal Titolo II del presente decreto.

2. Le Regioni, sulla base della legge di cui al comma 1, aggiornano gli atti di pianificazione energetica, ambientale e paesaggistica, compresi quelli di cui agli articoli 135 e 143 del d.lgs. n. 42 del 2004 ed ogni altro regolamento, programma, piano o normativa precedentemente approvati a livello regionale, provinciale o comunale.

Art. 8

1. Le Regioni e gli enti locali provvedono ad aggiornare e coordinare ogni regolamento, programma, piano o normativa approvata a livello regionale, provinciale o comunale, ivi inclusiquelli in materia ambientale e paesaggistica, incompatibile con il contenuto dei provvedimenti adottati ai sensi del presente decreto.

 

[12]Deliberazione Giunta n. 595 del 19/07/2022 Adozione della proposta di aggiornamento del Piano Energetico Regionale (PER Lazio) e del relativo Rapporto Preliminare - Procedura di Verifica di Assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS), ai sensi dell’art. 12 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e ss.mm.ii. - Art. 12 della Legge Regionale 22 dicembre 1999, n. 38 e ss.mm.ii.

[13]Regolamento per l’installazione di grandi impianti fotovoltaici e fer approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 32 del 28/6/2021.

firma di giorgio