Anche l’Ordine dei Medici della provincia di Viterbo è contrario alla realizzazione del Deposito Nazionale dei Rifiuti Radioattivi nel territorio provinciale
I motivi di contrarietà alla realizzazione del Deposito Nazionale dei Rifiuti Radioattivi nella Provincia di Viterbo sono basati su una serie di fattori, fra i quali l’aspetto sanitario rappresenta in assoluto l’elemento di maggiore significato.
La realizzazione di uno stoccaggio di 95.000 mc di materiale radioattivo il cui decadimento è previsto fra i 300 e le migliaia di anni condannerà per sempre la zona che lo riceverà ad una servitù tanto meno accettabile quanto più questa costituirà un elemento di maggior rischio sanitario in relazione alla situazione pregressa.
La realtà della Provincia di Viterbo è ben nota e i problemi di ordine sanitario riguardano in primis l’alta incidenza per una serie di neoplasie maligne correlata alla alterazione dell’ecosistema locale. I fattori inquinanti in grado di alterare l’ecosistema sono stati da tempo individuati e sono correlati a fenomeni naturali, quali la presenza di emissioni eccezionalmente alte di radon, e ad attività antropiche connesse ad attività produttive, quali la produzione di energia elettrica dalle megacentrali di Montalto e Civitavecchia, l’utilizzo di fertilizzanti e pesticidi in agricoltura estensiva, alti tasi di elettrosmog derivante dalle estesa rete di trasporto dell’energia elettrica a servizio delle centrali e degli enormi insediamenti di impianti fotovoltaici , qualità dell’acqua potabile alterata dal concentrazioni di arsenico ai limiti della norma.
Inoltre, lo stato di salute della Provincia non va tarato esclusivamente sui dati epidemiologici riferiti alla incidenza e mortalità per neoplasie maligne, ma deve anche tenere nella massima considerazione altre patologie gravi che possono essere correlate all’ecosistema della Provincia e che includono fra le principali le malattie cardiovascolari,le malattie metaboliche, le malattie del sistema nervoso e, da alcuni anni, anche l’autismo.
Tutto questo è stato ampiamente e puntualmente valutato dall’Ordine dei Medici della Provincia di Viterbo e sintetizzato in maniera chiara ed esplicita in un documento che ufficializza la posizione di assoluta contrarietà alla realizzazione del Deposito Nazionale nel territorio provinciale.
Le conclusioni dell’Ordine dei Medici derivano da una analisi a tutto tondo della situazione sanitaria della Provincia di Viterbo in rapporto all’ecosistema e costituiscono una base scientifica inoppugnabile, della quale non si può ignorare la fondatezza e l’autorevolezza per qualsiasi valutazione preventiva circa la realizzazione dello stoccaggio radioattivo.
Si riporta di seguito, nella versione integrale, il documento ufficiale dell’Ordine dei Medici per una migliore ed esaustiva comunicazione.
Angelo Di Giorgio
|