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Osservazioni tecniche e giuridiche in merito alla Proposta di Carta Nazionale Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI)
“Montalto Futura” Comitato Cittadino per la Salvaguardia del Territorio di Montalto di Castro e della Tuscia
Le informazioni relative alla caratteristiche idrauliche e alla potenzialità di questi acquiferi non
sono dettagliati nelle relazioni di SOGIN, tuttavia da quanto riportato negli stessi documenti
SOGIN risulta che la quota piezometrica di questi acquiferi è superiore a quella dei corsi d’acqua
superficiali, individuati come drenanti delle acque sotterranee (in qualche caso, si tratta di
importanti sorgenti lineari), e che sono possibili connessioni idrauliche con gli acquiferi alluvionali
che ospitano i corsi d’acqua (cfr. Tavola 2 dei documenti DN GS 00126 e DS GS 00129). Anche in
assenza di specifici dati sui parametri idrodinamici e idrodispersivi degli acquiferi sabbioso-
conglomeratici, è facile prevedere che una eventuale contaminazione delle acque sotterranee nei
siti individuati avrebbe come bersaglio ultimo le acque dei torrenti drenanti dell’area, a causa
della ridotta soggiacenza della falda e del breve percorso verso le zone di recapito del flusso, cioè
i torrenti drenanti. Ciò ovviamente sarebbe in disaccordo con quanto enunciato nel criterio CE10,
cioè evitare “fenomeni di trasferimento di radionuclidi verso la biosfera”.
Quanto desunto dagli stessi documenti della SOGIN evidenzia dunque che nel sottosuolo delle
aree VT-24 e VT-27 esistono acquiferi caratterizzati da una ridotta soggiacenza ed
idraulicamente connessi con le acque superficiali dei torrenti. Basandosi quindi sui criteri della
Guida dell’ISPRA, queste aree devono essere escluse dalla possibilità di ospitare il Deposito
Nazionale. Infatti, considerata la locale direzione del flusso idrico sotterraneo, una eventuale
contaminazione della falda degli acquiferi sabbioso-conglomeratici, oltre ad impattare sulle
acque sotterranee di questi acquiferi, si propagherebbe verso gli acquiferi alluvionali limitrofi e
nelle acque dei torrenti.
3. criterio di esclusione CE 12- distanza inadeguata dai centri abitati
L’Area consta di 593 ha e risulta la più estesa fra le 4 indicate dalla CNAPI nel Comune di
Montalto di Castro.
Visto l’elevato numero di edifici collocati nell’area e la loro tipologia nella fascia di 1000 dal
margine definito, analogamente a quanto effettuato per le aree VT8,36 e 24 e discusso nel
CAPITOLO 2.2.2, si è ritenuto di dover valutare l’insieme di edifici alla stregua di “località
produttive “.
In particolare l’Area presenta al suo interno 7 edifici rurali; 28 edifici sono collocati in fascia 1 e
16 edifici sono collocati in fascia 2. In definitiva l’area principale e la sua e la estensione fino a
1000 mt contiene 51 edifici di tipo rurale/residenziale, facenti parte di aziende agricole e
zootecniche che definiscono una rete rurale complessivamente riconducibile alla tipologia della
“località produttiva”(Fig.4).
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