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Osservazioni tecniche e giuridiche in merito alla Proposta di Carta Nazionale Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI)
“Montalto Futura” Comitato Cittadino per la Salvaguardia del Territorio di Montalto di Castro e della Tuscia
Parte 2. Alcuni aspetti particolari sulle Relazioni tecniche prodotte da Sogin
1. Parco Tecnologico: Indicazioni di massima su strutture e potenziali benefici -DNPT00089. La
prima Relazione tecnica DNPT00089 redatta da Sogin è così strutturata:
1. Perché il Parco Tecnologico;
2. Esempi di Parchi Tecnologici;
3. La Ricerca e Sviluppo nel Parco Tecnologico (Filoni di ricerca in ambito
decommissioning; Altri filoni di ricerca);
4. Le strutture del Parco Tecnologico (Viabilità, percorsi carrabili e pedonali, parcheggi;
Aree attrezzate e a verde; Laboratorio ambientale; Formazione).
5. I benefici al territorio
L’attenzione deve essere rivolta al Deposito. Come già anticipato, il focus della Relazione appare
fuorviante: chi potrebbe essere contrario alla creazione di un Parco Tecnologico in cui si fa ricerca
su questioni importanti per la salute dell’uomo e delle generazioni future? Tanto più che nella
Relazione si prevede che il Parco avrà percorsi carrabili e pedonali, parcheggi, aree attrezzate,
aree a verde, etc. Ancora, ci viene detto che il Parco ospiterà un Laboratorio ambientale, si farà
formazione …
Perché parlare di Parco Tecnologico, quando la preoccupazione di Enti locali e soggetti portatori
di interessi qualificati è per il Deposito?
Il rischio che conta per gli economisti è il rischio «percepito». Se il focus fosse stato posto
direttamente sul Deposito, si sarebbe accesa una spia d’allarme. Iniziamo con il dire che i rischi
connessi all’attività di trasporto, movimentazione e deposito di rifiuti radioattivi esistono
(WNWR, 2019). Non sta a noi quantificare i rischi derivanti dai rifiuti radioattivi. La materia è
dibattuta, come documentato in letteratura (Ramana, 2018).
Dal punto di vista socio-economico, non importa quale sia il rischio «reale», perché quello che
interessa è il rischio «percepito». Il fatto che vi sia incertezza da parte degli esperti amplifica i
timori della gente comune e aumenta il rischio percepito.
Perché è utile parlare di percezione del rischio? Le persone hanno paura di un deposito di rifiuti
radioattivi: ci si preoccupa per i familiari e per le generazioni a venire (Statista, 2021). Inoltre, c’è
da dire che spesso il rischio percepito è superiore a quello reale. Senza contare che le persone
che vivono su un territorio che può ospitare un deposito di rifiuti radioattivi, ha un lavoro o delle
proprietà (abitazione, terreni, locali commerciali, …).
Ci sono delle attività (es., produzioni agricole) che potrebbero risentire negativamente della
presenza di un deposito e delle proprietà che potrebbero deprezzarsi.
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