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Osservazioni tecniche e giuridiche in merito alla Proposta di Carta Nazionale Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI)
“Montalto Futura” Comitato Cittadino per la Salvaguardia del Territorio di Montalto di Castro e della Tuscia
Meno chiari risultano i benefici arrecati in seno alle comunità dalla presenza di impianti nucleari
in senso lato. Da una valutazione generale si può affermare che i benefici di tal genere sono
molto poco riconoscibili e incidono poco o nulla sule economie locali.
In molti casi si stratta di interventi indiretti mirati a migliorare le condizioni della popolazioni
locali con diminuzione di tassazioni per servizi o utenze, qualche miglioramento infrastrutturale,
per lo più legati anche agli interessi degli stabilimenti radioattivi quanto a strade dedicate,
contribuzioni ai comuni interessati e limitrofi. Si tratta in sostanza di interventi economici che
non producono una opportunità per i territori ma rappresentano soltanto una compensazione di
danni. E questo aspetto risulta tanto più grave quanto più il territorio interessato è di partenza
economicamente sano, capace di autofinanziarsi, proteso agli investimenti e in grado di sfruttare
al meglio le risorse naturali e umane di cui è dotato.
La realizzazione di impianti nucleari in questi contesti è soltanto in grado di comprimere le
economie locali, specie se legate ad attività correlate con la tutela dell’ambiente, come
l’agricoltura di qualità o il turismo.
Pertanto la realizzazione di impianti nucleari è maggiormente compatibile con territori dalla
economia depressa, gli unici che possono intravedere in simili realizzazioni un vantaggio in
termini di prebende o a favore di una futura economia, quando mai si sviluppasse, compatibile
esclusivamente con la presenza di simili strutture.
In sostanza la documentazione Sogin riguardo alle problematiche di natura economica valuta
esclusivamente un aspetto, quello legato ai possibili benefici mentre il rovescio della medaglia, e
cioè i danni di natura economica che possono derivare dalla presenza del DN sul territorio, viene
del tutto ignorato. Questa realtà dimostra una profonda carenza metodologica ed una visione
unilaterale ed opaca del problema che non consente di fatto di valutare i potenziali danni socio-
economici per i territori e le popolazioni interessate.
Le osservazioni formulate riguardano sia la documentazione Sogin relativa ai supposti benefici
economici che una analisi dei potenziali danni di natura socio- economica connessi al DN.
Verranno a tal fine utilizzati modelli economici riconosciuti e letteratura specifica qualificata al
fine di completare il quadro analitico attraverso un appropriato approccio scientifico.
Una valutazione complessiva degli aspetti economici, basata sia sui supposti benefici che sui
potenziali danni, potrà essere utile a valutare con maggiore obbiettività e completezza la
idoneità delle Aree giudicate Potenzialmente Idonee, colmando l’evidente carenza metodologica
riscontrata.
In particolare sarà utile introdurre ulteriori elementi di valutazione obbiettivi e verificabili come:
PIL locale, presenza di settori economici potenzialmente configgenti con la presenza del DN PT
come agricoltura e turismo adeguatamente catalogati e quantificati, allo scopo di introdurre
criteri selettivi specifici.
Le osservazioni sull’argomento sono state affidate al Prof. Alessandro Marra titolare di discipline
economiche presso la Università G. D’Annunzio di Chieti-Pescara.
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