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Osservazioni tecniche e giuridiche in merito alla Proposta di Carta Nazionale Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI)
“Montalto Futura” Comitato Cittadino per la Salvaguardia del Territori di Montalto di Castro e della Tuscia
Parte 3. Gli approcci e le metodologie per la valutazione dell’impatto economico
La stima degli impatti economici. Per quanto concerne la stima degli impatti economici, è possibile
avvalersi di un ampio spettro di metodologie, qualitative e quantitative:
A. I modelli basati sul moltiplicatore;
B. Gli approcci psico-cognitivi;
C. I modelli della disponibilità a pagare (WTP);
D. I modelli di prezzo edonici con autocorrelazione spaziale.
A. I modelli basati sul moltiplicatore. La maggior parte di quelle quantitative stima gli effetti di un
investimento sul reddito e sull’occupazione adottando un quadro concettuale di “tipo neoclassico”.
In estrema sintesi, nel momento in cui c’è un investimento, le spese connesse producono un effetto
moltiplicativo per il quale l’impatto totale sul reddito è maggiore della spesa iniziale, grazie all’attivazione di
effetti indiretti e indotti addizionali (Bagnai et al. 2013).
1. Il moltiplicatore reddito-spesa keynesiano. I moltiplicatori regionali sono in genere stimati secondo due
modalità:
1. Il moltiplicatore reddito-spesa di matrice keynesiana;
2. I moltiplicatori del reddito e dell’occupazione settoriali con le tavole input-output.
Nel primo caso, il processo di moltiplicazione è basato sull’assunzione che la spesa di una persona
rappresenti il reddito di un'altra persona e che un aumento del reddito della prima provochi un aumento
del reddito totale nel sistema economico (locale) che aumenta di un multiplo dell'aumento iniziale (Sen,
2011).
Nel secondo caso, è richiesta l’identificazione e la misurazione dei legami input-output tra le attività
interessate dall’investimento e l’economia nel suo complesso. Le relazioni input-output si basano sulla
identità contabile macroeconomica secondo la quale in equilibrio il prodotto lordo di ciascun settore è
venduto ad altri settori come bene intermedio o destinato alla domanda finale (sotto forma di consumi,
investimenti o esportazioni).
I modelli input-output possono essere utilizzati per stimare i moltiplicatori settoriali del reddito e
dell’occupazione (Armstrong, Taylor 2000).
Fino alle Social Accounting Matrices (SAMs). La metodologia del moltiplicatore Keynesiano è stata
utilizzata nella valutazione dell’impatto generato dalla presenza di impianti nucleari sull’economia locale.
Anche i modelli basati su moltiplicatori del reddito regionale calcolati da tavole input-output sono stati
ampiamente utilizzati.
Gli sviluppi più recenti sono culminati nelle più dettagliate ed ampie matrici di contabilità sociale (Social
Accounting Matrices o SAMs).
Al di là della sofisticazione adottata, i risultati delle analisi risultano parziali perché non vanno oltre l’ambito
degli effetti economici direttamente riconducibili al progetto di apertura/ chiusura di una centrale nucleare
o di un deposito di rifiuti radioattivi.
Così Fuentes-Saguar et al. (2017) forniscono un'analisi dell'impatto socio-economico dello smantellamento
di una centrale nucleare (decommissioning). Gli autori utilizzano un modello lineare basato sulle matrici di
contabilità sociale che migliora i tradizionali approcci input-output coprendo gli effetti generati dai ricettori
di reddito verso altri settori dell'economia. I risultati mostrano che se una centrale viene chiusa, ci sarà un
chiaro impatto negativo in termini di occupazione e generazione di valore aggiunto.
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